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Mi definisco Floral Joker perchè mi diverto a “modellare” i fiori, ma non sono sempre stato così: in passato ero più serio!
Dopo gli studi di Agraria ho iniziato a lavorare in un garden con la convinzione di aver sprecato i miei anni di studio, finché non sono rimasto folgorato dallo splendore dell’arte floreale! In quel momento ho capito qual era la mia strada. Ho iniziato a seguire i corsi di formazione “dei grandi” come Peter Hesse e Jil Poitier ottenendo addirittura un altro diploma, chi lo avrebbe mai detto!
Giocare con fiori, colori, contenitori e fare in modo che il gioco di luce creato si armonizzi con le composizioni, insieme ad una maniacale attenzione ai dettagli, fa di me un Floral Joker.
Dopo aver aperto il mio negozio con annesso laboratorio, sono stato contattato da diversi garden, show room per fioristi, luxury hotel e aziende in tutta Italia che mi hanno affidato la cura della loro immagine con allestimenti sempre nuovi e originali. Padova, Assisi, Sestiere, Verona, Novara, Ercolano, Bologna e Cesena sono soltanto alcune delle città che ho visitato grazie alle esperienze lavorative e, dopo aver passato anni in autostrada, ho deciso di chiudere il negozio a malincuore per “sposare” la nuova professione di nomade floreale; comunemente definita fiorista free-lance.
Oggi continuo a passare la maggior parte del mio tempo in autostrada tra allestimenti, corsi di formazione da tenere (sono diventato insegnante!) e da seguire (perché c’è sempre da imparare) e, grazie al supporto di mia moglie Milena che mi gestisce l’agenda, il fine settimana incontro gli sposi che mi hanno scelto nonostante tutto! : )
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Poliedrica come il suo passato lavorativo. Nel 2009 inizia il percorso formativo con me con un corso base. Alla mia domanda “Perché sei qui?” Katia risponde “Non so cosa voglio fare nella mia vita a 37 anni però so che mi piacerebbe fare la fiorista” .
Non ha più smesso di aggiornarsi e realizzare addobbi floreali, vetrine per le aziende più prestigiose della provincia come ad esempio Della Rovere Gioielli si avvale della suo operato non solo per vetrine dei negozi di Pesaro e Mondavio, ma anche per gli stand espositivi presso il Macef a Milano.
Ha una mano delicata, le piace mettersi sempre alla prova distinguendosi alla grande. Si è creato un bel feeling lavorativo tra me e Katia; essendo io di poche parole, riesce a capire e carpire l’essenza della decorazione da creare.
Unico neo di Katia, odia essere fotografata! La foto del profilo nasce da un progetto comune di un calendario dove ognuno doveva creare dei cappelli floreali e indossarli. Era obbligata!
Non si vive di sole emozioni floreali ahimé; per tutto il resto c’è Milly.
Per la burocrazia, l’amministrazione, i preventivi, la logistica di ogni evento c’è mia moglie Milena. Nasce con una penna in mano e la calcolatrice nell’altra e non poteva fare altro che la ragioniera. Essendo donna, si sa, se avete il coraggio di chiederle “uno sconticino“ … lo fate a vostro rischio e pericolo!